
ACHILLE ASCANI
GIOVANNI NICOLINI
Due aspetti da cui prendere avvio: l’idea di considerare la condizione fluida origine di ogni
forma e il disporsi fianco a fianco del tempo che ne regola le metamorfosi. L’esperienza
quindi dell’osservazione e del sentimento inatteso di meraviglia, ridestato dalla radicalità
delle immagini che si determinano e dallo stupore del loro essere esemplari.
Si tratta qui, naturalmente, delle forme della vita vegetativa e del mondo che delimitano,
mostrando una figurabilità infinita a cui affidarsi con curiosità e inquietudine.
Dissolta l’ombra antropomorfica – la pulsione a ricondurre universalmente ogni cosa alle forme e ai destini umani – lo sguardo potrà sollevarsi dalle immagini inerti, materiali o immateriali, riordinando il rapporto sensibile con le forze ed i processi che il mondo trasformano e manifestano.
Il ritorno, quindi, ad una armonia essenziale a trarre l’ordine da un ambiente caotico: la regolarità di un respiro, ad esempio, ad indicare l’inclinazione alla semplicità ed anche ad una elementare tensione vitale.
Ma ancora, non il respiro dell’umano, ma quello del processo di fotosintesi: il respiro ininterrotto del mondo e la compenetrazione reciproca, attiva e costante, tra i corpi e l’ambiente
biologico, o meglio, in una ideale trasposizione, tra la vita e lo spazio sociale e culturale.
15 maggio – 13 giugno 2021
nō gallery . spazio4 arte . via garibaldi 78 . Pontremoli
POST ON 202